Vita da Night Club - Roma - dal 6 al 9 settembre


Vita da Night Club - Roma - dal 6 al 9 settembre
Vita da Night Club, locandina
Anfiteatro Quercia del Tasso - Passeggiata del Gianicolo, Roma - Lazio

Categorie: Teatro
Tipo: Teatro

Quando
06 settembre 2018 21:00 - 09 settembre 2018 22:40

Prezzo: 16 €

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Comunicato Stampa n. 1 Spettacolo Teatrale “Vita da Night Club” – Roma 10 Agosto 2018
Abstract
Marco Colcerasa, insieme agli amici musicisti ed a Vincenzino Pellicanò, attore, concluderà la stagione estiva della Quercia del Tasso, compagnia teatrale La Plautina di Sergio Ammirata con lo spettacolo che si intitola: "Vita da night club"; sarà in scena nei prossimi giorni 6-7-8-9 settembre 2018 ore 21, c/o l'Anfiteatro della Quercia del Tasso che si trova alla passeggiata del Gianicolo Roma.
L'anfiteatro è un luogo storico dell'estate romana e la compagnia teatrale La Plautina di Sergio Ammirata vi rappresenta da quasi mezzo secolo.
Lo spettacolo fa parte del programma "Estate Romana 2018" ed ha ottenuto il patrocinio sia del Comune di Roma che del Comune di Frascati.
Il tema rappresentato è costituito da un immaginario viaggio condotto attraverso i night club di Chicago, New York, Parigi, Amburgo e Roma dove dal 1930 ad oggi sono state eseguite le più belle musiche e gli intramontabili motivi legati al jazz, al cafè chantant, all'operetta ecc...
Nello spettacolo è inserito anche un corpo di ballo per rappresentare meglio gli anni 30 e 40, insieme a quanto accadeva nei locali notturni dell'epoca.
Attori e cantanti: Chiara Morucci, Vincenzino Pellicanò e la partecipazione di Sergio Ammirata.
Musicisti: Josè Marchese (pianoforte); Galeazzo Toninel (batteria); Gianmarco Tomai (contrabbasso); Marco Colcerasa (chitarra).
Corpo di ballo: Giulia Colcerasa, Camilla Madama, Carolina Mastidoro
Soggetto e regia: Marco Colcerasa

Info e prenotazioni:
Tel. 06 5750827 Teatro Anfitrione
http://www.anfiteatroquerciadeltasso.com/

Vita da Nigth Club

Vivere la notte e ritrovarsi nei club notturni, il piacere di sorseggiare in compagnia un drink, assistere ad uno spettacolo del floor show, presentato sotto la pedana dell’orchestra: questo vuole raccontare “Vita da night club”; una piccola storia delle attrazioni notturne, offerte nei più famosi locali musicali del mondo, durante gli anni del loro maggior successo. Il “night club” è stato un luogo di ritrovo per la gente della notte, gente in cerca di emozioni, ballerine, fumo, musica, bella vita e magari… di “sensazioni forti”, come si usava dire. Sono legate alla notorietà della vita notturna le grandi città, le metropoli americane ed europee nel periodo compreso prima e dopo la seconda guerra mondiale. Si è costituita così una sorta di mappa fantastica del benessere e della ricchezza o meglio, delle ricchezze spesso legate al malaffare. Il sogno e l’immaginario che ha per protagonista il “night club” è legato alla trasgressione, alla malavita, alla prostituzione ed alle belle ragazze, agli affari loschi ed alle scommesse clandestine.

Negli anni ‘30 e ’40, durante e dopo il proibizionismo, alcune persone cercarono la clandestinità per infrangere la legge, giocare a carte, bere alcolici, praticare il gioco d'azzardo e per accompagnarsi con belle e affascinanti “pupe”, non sempre facili da abbordare, ma proprio per questo ancora più attraenti. Per queste ragioni e per gli illeciti che venivano commessi, “i bulli” erano spesso ricercati e non solo dalla Polizia.
Il 17 febbraio 1933 finiva l’era del proibizionismo in America, ma continuava l’attività dei Gangster e cresceva la criminalità organizzata. In America e non solo è ancora vivo il ricordo del giorno di San Valentino a Chicago.
Il 14 Febbraio 1929, data e luogo della storica strage, avvenuta per mano del Boss mafioso Sam Giancana che agì per conto di Al Capone nella famosa notte, sterminando la banda di Bugs Moran, loro rivale, dando così vita ad una nuova generazione di malaffare e di attività controllate dalla mafia Italo - Americana.

Con il trascorrere degli anni e dopo il rientro dei soldati americani, reduci dalla seconda guerra mondiale, il ritrovarsi nei “night club” fu più ampiamente accettato e condiviso. Nacquero ritrovi notturni e club frequentati da un pubblico più vasto ed eterogeneo. Si svilupparono interi quartieri e città destinate al divertimento ed all'intrattenimento notturno. Furono interpretati e scritti show memorabili e si costituì il Rat Pack, con la partecipazione di Frank Sinatra, Dean Martin e di Sammy Davis jr., proprio questo nuovo modo di fare spettacolo fu testimonianza ed avanguardia, dando vita ad uno show moderno ed ancora attuale.
Dean Martin raccontava esilaranti storie in compagnia del suo inseparabile bicchiere e Frank Sinatra si esibiva in gag e battute insieme a Sammy, intercalando fascinose e suadenti ballate.

Le notti di New York e Las Vegas vivevano delle battute e delle “trovate sceniche”, rese famose da questi eccezionali show man che sapevano coinvolgere il pubblico e renderlo direttamente partecipe. Il floor show era ormai conclamato ed il modo di intrattenere aveva radicalmente mutato il suo aspetto. Adesso si faceva riferimento a fatti di cronaca e costume, apertamente, in pubblico, in piena libertà, attraverso battute piccanti ed ammiccamenti, con il bicchiere di whisky in bella mostra, senza nascondere di essere un poco alticci e, di questo, se ne faceva una bandiera.

Cambiamenti epocali di vita e costume, si andavano riflettendo rapidamente nello spettacolo e negli artisti: come non sarebbe potuto essere così ?! Il vecchio mondo non tardò ad adeguarsi. Così Parigi, reduce dalle follie di “fin de siècle”, divenne per un lungo periodo la capitale delle belle notti europee.

inita la “belle epoque” e dimenticata la guerra, le notti parigine si rivestirono di luci, colori, lustrini e paillettes, musiche e balli che, frutto anche di una sorta di influenza e colonizzazione americana, all'interno dei locali notturni, scandivano il ritmo di una ritrovata economia e caratterizzavano la lussuria della capitale più trasgressiva di sempre. Anche la prostituzione si trasformò e venne allo scoperto, più esplicita, sfacciata; infatti durante le intriganti notti che scorrevano lungo la Senna, nella fioca luce dei lampioni parigini e con la partecipazione dei gigolò, si potevano incontrare donne di facili costumi, accompagnate dalla colonna sonora che diede vita alle canzoni della “mala”. Le interminabili notti trascorse al Moulin Rouge o al Lido, al Crazy Horse o al Paradis Latin contribuirono alla notorietà ed alla fama di Pigalle e di Place Blanche.

La mondanità e la crescente economia che rapidamente si espandeva per tutta l’Europa, contagiò anche l’austera Londra, dove presto si rinnovarono night club e ritrovi per adulti, tuttavia la capitale britannica mantenne un maggior rigore e sobrietà. Città e paesi di passaggio, città portuali e di frontiera si organizzarono rapidamente con Casinò e ritrovi notturni, perlopiù luoghi malfamati e di malaffare, ma traboccanti di torbido e lascivo fascino. Amburgo, Amsterdam, Vienna, Berlino, tanto per citare alcune città, segnarono il passo di una nuova economia e negli anni ‘50 e ‘60, si vestirono o meglio si svestirono di nuove calde ed accoglienti notti di perdizione. Anche Roma non fu immune dall'euforia dovuta alla ripresa economica e si aprì ai nuovi costumi ed alle licenziosità che la morale andava permettendo. Sebbene fosse anche dimora dell’Autorità Ecclesiastica, le è attribuita l’origine ad una nuova vita, più dolce e proibita, arricchita dalla presenza di artisti di fama internazionale e costellata da attori ed attrici, sottolineata dalla presenza di Cinecittà e dall’ingegno della cinematografia.
Nacque così la dolce vita di felliniana memoria. Molti ritrovi notturni furono aperti nella città eterna che ora, si destava dal torpore e dalla tragedia della guerra, attraverso una rinnovata consuetudine: il piacere pagano. Fin dai tempi antichi Roma era stata luogo di Gloria, Conquista, Divertimento e Piacere, ora in un luccicante atteggiamento, sostenuto dall'euforia e dal boom economico, si riempivano le carte patinate dei rotocalchi con avvenenti immagini e con gli spogliarelli avvenuti nei night club. Attrici e attricette strizzando l'occhio alla cinepresa, si denudavano senza pudore. Una rinnovata Gomorra degli anni ‘60 che offriva ospitalità notturna senza veli, ma chiedeva cristianità diurna, all’ombra di Santa Romana Chiesa, nel segno di austerità e capo coperto.

Così si intrecciano le storie dei Night Club, caratterizzate da personaggi e vicende che hanno nello sfondo sesso e soldi, spesso ambedue sperperati spesi e offerti nella ricerca del piacere e dell’affermazione. Un piacere effimero e sfuggente, incapace di convivere in quegli scantinati ed in quei locali che, di giorno, a ben vedere assumevano tutt’altro aspetto. Una passeggiata a Chicago tra bulli e pupe ci darà un’idea di quegli anni di alcol e proibizionismo, in cui si poteva ancora fumare nei locali… ma anche una sosta a New York, Parigi e perfino ad Amburgo, per ricordare i Cafè Chantant e l’Operetta, tornando di nuovo a Roma, città eterna dove tutto inizia e tutto finisce”.

Marco Colcerasa luglio 2018

segnalato da Marco

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