Eugenio Bennato e Le Voci del Sud - Roma - 22 dicembre


Eugenio Bennato e Le Voci del Sud - Roma - 22 dicembre
Eugenio Bennato
Auditorium Parco della Musica - Via Pietro de Coubertin, 30, Roma - Lazio

Categorie: Concerti
Tipo: Concerto

Quando
22 dicembre 2021 21:00

Prezzo: 20€
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Qualcuno sulla terra”, il progetto di Eugenio Bennato sull’amore universale.

L’ultimo lavoro scritto da Eugenio Bennato e interpretato dall’ensemble vocale Le Voci del Sud (Letizia D'Angelo soprano, Daniela Dentato mezzosoprano, Laura Cuomo contralto, Francesco Luongo tenore, Angelo Plaitano baritono, Edoardo Cartolano basso), con interventi solisti dello stesso autore e della straordinaria voce di Pietra Montecorvino, è un viaggio musicale ispirato ai sette giorni della creazione del mondo.
Qualcuno sulla terra è il titolo del progetto che racconta il cammino dell’uomo, attraverso nascite, ribellioni, nuovi equilibri.

Si tratta di una raccolta di brani inediti in cui Eugenio Bennato dirige il sestetto vocale Le Voci del Sud da lui recentemente fondato.
Questi i titoli: L’amore muove la luna, Fiat Lux, L’arca di Noè, Kifaya, Non c’è ragione, Ballata di una madre, Qualcuno sulla terra.
Segue la suite musicale A Sud di Mozart, scritta a quattro mani da Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò nel 1988.

Sullo sfondo un umanesimo senza tempo in cui la religione s’incontra con la ragione e con i sentimenti popolari. Protagonista è l’uomo che si rapporta al suo ambiente; nel mezzo quei valori come fratellanza e solidarietà che acquistano una melodia più dolce in questo particolare momento storico.

A parlare sono le note e le strofe che Eugenio propone nel suo racconto:
“È L’amore che muove la luna la scintilla primigenia della creazione dell’universo. L’amore del primo istante che genera la luce, il movimento, la bellezza. La bellezza è un valore assoluto e indefinibile che va al di là della ragione e degli sbandamenti dell’umanità. Il segno più presente e incontaminato della bellezza è la luna che sta lì da sempre per indirizzarci silenziosamente.
Il brano Fiat Lux ripercorre la favola poetica della Genesi, il racconto dell’uomo che all’alba della civiltà si guarda intorno e prende coscienza della grandezza e della perfezione dell’universo. La formula compositiva adottata si ricollega alla struttura popolare del ‘canto cumulativo’, basato su un percorso in cui ogni strofa si dilata man mano per contenere tutte le precedenti.
L’Arca di Noè propone una riflessione sull’uomo e sulla responsabilità che deriva dal suo primato e dal suo incontrastato dominio su tutti gli altri esseri viventi.
La storia recente ha registrato una svolta epocale nell’evento che ha visto per la prima volta l’irruzione di una volontà giovanile capace di scalzare pacificamente, al suono di una parola d’ordine, Kifaya, che vuol dire Basta!, un potere che sembrava inamovibile. La primavera araba, con tutte le sue incertezze e contraddizioni, è la trasposizione nei giorni nostri della leggenda biblica del piccolo Davide che sconfigge il gigante Golìa.
La forza dell’uomo è la sua ragione; e così inizia il suo cammino nel progresso e nella storia. È questo il tema del corale dal titolo Non c’è ragione.
Ballata di una madre è un inno alla vita e si sofferma sulle vite da rispettare, quelle passate e quelle future.
Il brano finale Qualcuno sulla terra ripropone in maniera conclusiva i temi percorsi, e in particolare la responsabilità di ciascuno di trafiggere le nebbie di una storia di guerre e di incertezze.
A Sud di Mozart fotografa oniricamente il popolo della Napoli di fine Settecento mentre accoglie in città il più grande compositore del tempo, Wolfgang Amadeus Mozart”.

Qualcuno sulla terra” rappresenta il nuovo progetto del fondatore di Taranta Power, che si affianca al suo “Controcorrente tour”.
Il cd "Qualcuno sulla terra" è disponibile in tutti gli store digitali (iMusician Digital) e fisici (Self Distribuzione S.r.l.). Etichetta: Sponda Sud.

L’ultimo album, “Da che Sud è Sud”, è uscito nel 2017 e ha visto Eugenio Bennato impegnato in un tour teatrale in tutt’Italia e in sei prestigiose capitali nordafricane, da Rabat, al Cairo, Tunisi, Algeri, Orano, Tangeri.
Nella primavera 2020 Eugenio scrive con il fratello Edoardo – a distanza, nei giorni della spettrale quarantena – “La realtà non può essere questa”. Il brano, che non si riferisce all’emergenza quanto alla presenza costante nella vita contemporanea di una rete che minaccia di rendere sempre più virtuali gli incontri e gli scambi, si aggiudica il premio “Miglior canzone dell’anno”.

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