31 ottobre 2022 22:30
di Tod Browning
sonorizzazione dal vivo a cura di Massimo Zamboni, Cristiano Roversi e Simone Beneventi
La notte del 31 ottobre, ore 22.30, tenetevi liberi per un evento unico organizzato dal Teatro Goldoni in collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zanotti e FI PI LI Horror Festival:
Una sonorizzazione d’autore a cura di Massimo Zamboni in collaborazione con il polistrumentista Cristiano Roversi (Moongarden, Il Porto Di Venere, Submarine Silence) e il percussionista e ricercatore del suono Simone Beneventi, dove i tre musicisti evocano il perturbante in musica con geometrie ritmiche e suoni analogici e digitali ad accompagnamento di una pietra miliare del cinema horror degli anni trenta, uno dei più celebri “Dracula” della storia del cinema: la storica pellicola di Tod Browning (il celebre regista di “Freaks”) resa leggenda dall’iconica interpretazione del protagonista Bela Lugosi.
Un’esperienza sinestetica di grande suggestione, piena di bellezza e di sorprese. Con questa versione sostanzialmente rinnovata e arricchita di costumi, scene e musiche il progetto raggiunge il suo compimento. Dopo aver attraversato alcuni dei più significativi teatri della penisola il progetto si fa ancora più suggestivo e evocativo delle atmosfere che caratterizzano il capolavoro cinematografico.
L’horror non è gioco di fantasia, né mise en abyme di recessi insondabili e pericolosi di ognuno, è sempre di più cronaca dello stare al mondo. Lato oscuro sì ma inevitabile, mostro ordinario. Quando uscì il romanzo di Bram Stoker (1897) si poteva pensare a un colpo di coda irrazionale e orrorifico a fronte di una cultura votata al progresso tecnologico, industriale, politico. Poi il vampiro divenne icona e narrazione del capitalista sfruttatore. Ma a più di un secolo di distanza i giochi esistenziali, sociali, sono tutti scoperti. Un essere che non sa morire e non sa vivere, che si nutre di sangue altrui ma – chissà – è in cerca d’amore, consumato – mai fino all’annientamento – da una sorta di nostalgia. Melanconia. Il vampiro siamo noi. E il film che racconta meglio questo aspetto è proprio questo Dracula di Tod Browning del 1931, con un Bela Lugosi che a malapena parla inglese: poche parole da sfinge.
Dracula è uno straniero, è noi stessi in quanto stranieri. É un film nato come prima emancipazione di un cinema che esce dal mutismo.
La sonorizzazione di Zamboni, Roversi, Beneventi è un invito alla rilettura offrendo un ritmo, un mood, un tempo a una storia che tempo non ha.