Tipo: Conferenza
22 novembre 2025 09:30 - 24 novembre 2025 18:00
Il ruolo di Bologna quale capitale del sapere in età medievale e rinascimentale si fonda sulla sua capacità di generare e diffondere nuovi codici culturali. L'Alma Mater Studiorum, prima università d'Europa, ha dato origine a innumerevoli "alfabeti" della conoscenza, la cui irradiazione ha plasmato la civiltà europea.
Questo convegno intende tracciare le traiettorie di tali saperi: dalle loro origini accademiche fino alla loro manifestazione in ambiti artistici e intellettuali meno esplorati. Attraverso il contributo di autorevoli studiosi internazionali, l'incontro si propone di illuminare questo straordinario patrimonio culturale.
Sabato 22 novembre 2025
ALFABETI ERMETICI
Cappella Farnese (2° piano) – Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore, 6 - Bologna
(Paola Goretti)
Secondo Charles Malamoud (orientalista e storico delle religioni), negli antichi poemi vedici la Parola è una manifestazione della dea: femminile, ispiratrice, vivente. In vari repertori alfabetici occidentali, i suoi volteggi sono visioni di luce e sensualità: per slargo estetico, artistico, sapienziale.
Chiavi Kabbalistiche della Creazione
(Jari Casagrande)
La Kabbalah esplora i 32 Sentieri di Saggezza, considerati elementi creativi dell'universo. L'incontro propone un'introduzione generale a questo sapere esoterico, con un focus sulle tre "Lettere Madri”, permettendo un primo approccio a una via spirituale antica e oggi sempre più seguita.
Le basi della struttura del Tema Natale e della sua interpretazione psicologica
(Clara Tozzi)
Il Tema Natale è una vera mappa della personalità, ma la relazione che è possibile instaurare tra le diverse parti interiori e tra sé ed il mondo esterno lascia una straordinaria possibilità co-creatrice nell’individuo, che si manifesta attraverso il tempo e le sue linee misteriose.
Un codice spirituale per unire Terra e Cielo
(Giordano Berti)
I Tarocchi detti “del Mantegna” sono un gioco evolutivo costruito secondo le regole dell’Arte della Memoria. Uno dei procedimenti consiste nel disporre lettere e numeri su dei cerchi rotanti. Nel mazzo possiamo vedere 5 cerchi, dove 5 lettere e 50 numeri sono collegati a immagini sapienziali.
(Chiara Ombretta Tommasi)
Un’iniziativa scientifica di cui la relatrice è coordinatrice: un Master di II livello all'Università di Pisa dedicato a Religioni, Esoterismi, Nuove Spiritualità: Evoluzioni e Prospettive. Un modo scientificamente fondato su movimenti alternativi o marginali dal mondo antico ai nostri giorni.
Un alfabeto in pietra per udire il bisbiglio di Dio
(Andrea Vitali)
La finalità d’uso di Castel del Monte, al di là di ogni interpretazione di carattere esoterico, rivela come dal modus cogitandi del tempo l’uomo medievale abbia espresso un modus operandi dove valori terreni e cosmici si uniscono in una perfetta sintonia.
La Numerologia come via simbolica e archetipica
(Valentina Cesari)
La Numerologia è presente nelle principali tradizioni sapienziali dell’umanità per decodificare la complessità del Cosmo e delle sue leggi e comprendere come allinearsi ad esse. In epoca moderna, grazie alla Teosofia, diviene uno strumento efficace anche per approfondire l’auto conoscenza.
Il linguaggio delle piante
(Laura Dell’Aquila)
Le piante parlano e si esprimono attraverso un alfabeto variegato fatto di colori, aromi, forme, geometrie sacre, somiglianze e analogie, suoni e vibrazioni. Ritrovare l’antica connessione con il mondo vegetale è la chiave per riconoscere la nostra vera natura.
(Giovanni Pelosini)
Nell’ordine dei Trionfi è criptato un complesso codice astrologico ermetico: un enigma creato nel contesto intellettuale milanese del Quattrocento per rappresentare la visione rinascimentale dell’ordine cosmico: coerenti geometrie, simbologie ermetiche, figure alchemiche e filosofiche.
Domenica 23 novembre 2025
ALFABETI SEGRETI NELL’ARTE
Sala Conferenze
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14 - Bologna
Il libro muto dell’Alchimia
(Morena Poltronieri)
Un'opera enigmatica che si pone al crocevia tra arte, alchimia e linguaggio. In un'epoca dominata dalle parole, il "Libro Muto" compie una scelta radicale e di straordinaria modernità: affida la sua intera narrazione a una sequenza di 15 tavole simboliche, creando un'esperienza puramente visiva.
(Andrea Biasca-Caroni e Greta Biasca-Caroni)
La riscoperta dell’opera pittorica di Luigi Pericle (1916-2001) attraverso documenti di ricerca esoterica, astrologica e simbolica dell’Archivio Luigi Pericle - Ascona, Svizzera. La sua visione spirituale dell’arte e del cosmo in dialogo con la Teosofia evidenzia il nesso con la cultura iniziatica del ‘900.
(Martina Mazzotta)
Un viaggio alla scoperta della “scrittura segreta” di Max Ernst (1891-1976), uno dei pochi artisti della modernità ad aver strutturato un vero e proprio alfabeto, uno straordinario strumento che si pone in relazione con la sua opera, con il cinema, con il cosmo.
(Octavia Monaco)
Un excursus attraverso il corteo simbolico della sua opera Le Tarot Mystique. Gli animali, figure del mondo sensibile di natura, soggetti di simbologie, allegorie e metafore, costituiscono un imprescindibile vocabolario intimamente umano portatore di significati atti a sostanziare il linguaggio artistico.
La magia di un alfabeto
(Ernesto Fazioli)
La scrittura runica si presenta come un dono divino, radicato nel mito di Odino, la divinità suprema del pantheon norreno. Questa origine sacra ha conferito alle Rune una funzione oracolare, elevandole a un vero e proprio ponte di comunicazione tra il regno divino e quello terreno.
Lunedì 24 novembre
CINEMA MODERNISSIMO
in collaborazione con FONDAZIONE CINETECA di BOLOGNA
Piazza Re Enzo, 3 - Bologna
Un affascinante connubio tra tarocchi, archetipi e cinematografia. Questo percorso prende ispirazione da alcune opere di Ingmar Bergman (regista, drammaturgo, scrittore e sceneggiatore svedese), le cui immagini iconiche sono state colte direttamente dalle scene dei suoi film, catturate nella sincronicità dell'attimo, proprio come il cammino rivelatore dei tarocchi. Un viaggio intenso attraverso i simboli che descrivono l'eterna lotta interiore per raggiungere il senso profondo dell'esistenza.
(a cura di Morena Poltronieri e Jari Casagrande)
Esiste un filo rosso che collega alcune opere cinematografiche di Ingmar Bergman alla simbologia dei tarocchi. Si tratta di un percorso interpretativo che rileva come le immagini e le narrazioni bergmaniane possano aver ispirato una rilettura visiva e concettuale degli Arcani Maggiori. Tradizionalmente associati alla divinazione, i tarocchi hanno progressivamente trasceso tale funzione, emergendo come strumenti privilegiati per l'indagine archetipica e l'esplorazione della psiche umana. L‘analogia tra le potenti figure cinematografiche di Bergman e l'archetypal imagery dei tarocchi costituisce una prova eloquente di questa evoluzione.
(a cura di Sabina Guidotti ed Ernesto Fazioli)
Un'analisi approfondita di due capolavori di Bergman, esplorandone le connessioni con gli archetipi universali.
Per la proiezione dei due film è richiesto bighietto d'ingresso
Ringraziamo Ernesto per la segnalazione
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