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Tipo: Teatro
22 febbraio 2020 - 23 febbraio 2020
Reso famoso dall’omonimo film in cui il mondo conobbe Marlon Brando, “Un tram che si chiama desiderio” del drammaturgo americano Tennessee Williams, è una pietra miliare del teatro, conosciuto in tutto il mondo. L’atmosfera di sottofondo è quella della New Orleans del dopoguerra, che suona e canta i suoi dolori, la sua rabbia, ma anche la sua speranza.
Desiderio è il tram che conduce Blanche Dubois da sua sorella Stella che risiede in un caseggiato popolare di bassa estrazione. Desiderio che si trasforma in incubo, e il filo rosso del dramma si intreccia sul sogno americano che si disgrega sotto i colpi della follia e dell’abbrutimento dell’animo umano.
Blanche, con la sua valigia piena d’illusioni, intraprende il viaggio della speranza, ma il tentativo di sconfiggere i traumi del suo pesante passato, si infrange sulla brutalità e la violenza del cognato Stanley Kowalsky. Raccontare questo capolavoro drammatico è allo stesso tempo una sfida e un privilegio, e la scelta è quella di mantenerne la forma e le atmosfere originali, personalizzandone alcuni accenti, senza che questo tenda minimamente a modificarne la struttura originale.
Le date
- Livorno, Teatro Goldoni 29 ottobre
- Mantova, Teatro Sociale 5 novembre
- Firenze, Teatro Cestello 22 e 23 febbraio
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