Pagliacci - Palermo - dal 15 al 23 giugno


Pagliacci - Palermo - dal 15 al 23 giugno
copertina Pagliacci, teatro Massimo di Palermo
Teatro Massimo - Piazza Verdi, Palermo - Sicilia

Categorie: Opera
Tipo: Concerto

Quando
15 giugno 2019 20:30 - 23 giugno 2019

Prezzo: a partire da: 24.20€
───────── pubblicità ─────────
contenuto bloccato, accetta i cookie per visualizzarlo
───────── pubblicità ─────────

Opera in un prologo e due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo
Direttore Daniel Oren
Regia Lorenzo Mariani
Scene e costumi Maurizio Balò

Orchestra, Coro, Coro di voci bianche e Corpo di ballo del Teatro Massimo
Allestimento del Teatro Massimo

Trama
Dopo un'introduzione strumentale, la rappresentazione inizia a sipario calato, con un baritono, in genere quello che interpreta Tonio, solitamente nel costume che vestirà più avanti come Taddeo, che si presenta al proscenio come "Prologo" (Si può?, si può?), fungendo da portavoce dell'autore ed enunciando i principi informatori e la poetica dell'opera.

La piccola compagnia teatrale itinerante composta dal capocomico Canio, dalla moglie Nedda e dai due commedianti Tonio e Beppe giunge in un paesino del sud Italia per inscenare una commedia. Canio non sospetta che la moglie, molto più giovane, lo tradisca con Silvio, un contadino del luogo, ma Tonio, fisicamente deforme, che ama Nedda e ne è respinto, lo avvisa del tradimento. Canio scopre i due amanti che si promettono amore, ma Silvio fugge senza essere visto in volto. L'uomo vorrebbe scagliarsi contro la moglie, ma arriva Beppe a sollecitare l'inizio della commedia perché il pubblico aspetta. Canio non può fare altro, nonostante il turbamento, che truccarsi e prepararsi per lo spettacolo (Vesti la giubba).

Dopo un intermezzo sinfonico, Canio/Pagliaccio deve impersonare nella farsa un marito tradito, ma la realtà prende il sopravvento sulla finzione (No, Pagliaccio non son) ed egli riprende il discorso interrotto poco prima, rinfacciando a Nedda/Colombina la sua ingratitudine e dicendole che il suo amore è ormai mutato in odio per la gelosia. La donna, intimorita, cerca di mantenere un tono da commedia, ma poi, minacciata, reagisce con asprezza. Beppe vorrebbe intervenire, ma Tonio, eccitato dalla situazione, di cui è responsabile con la sua delazione, glielo impedisce, mentre gli spettatori, dapprima attratti dalla trasformazione della farsa in dramma, comprendono troppo tardi che ciò che stanno vedendo non è più finzione. Di fronte al rifiuto di Nedda di dire il nome del suo amante, Canio accoltella a morte prima lei e poi Silvio, presente tra il pubblico, accorso sul palco per soccorrerla.

A tragedia compiuta, secondo la partitura originale, Tonio/Taddeo esclama beffardo e compiaciuto, rivolgendosi al pubblico: "La commedia è finita!". Tale battuta passò precocemente a Canio, divenendo la prassi esecutiva abituale.

Le date
dal 15 al 23 giugno Palermo, Teatro Massimo

Acquista il Biglietto

contenuto bloccato, accetta i cookie per visualizzarlo

Potrebbero interessarti anche: