Tipo: Teatro
08 gennaio 2020 21:00
È Enrico Guarneri, attore che ha magistralmente superato la ‘fase popolare’ della sua carriera conquistando il favore di un vasto pubblico, a portare in scena l’indimenticabile protagonista verghiano: dotato di una innata vis comica e tecnicamente assurto al ruolo di attore poliedrico, si è dimostrato capace di passare dal registro drammatico a quello grottesco con grande maestria.
A dirigere lo spettacolo è invece Guglielmo Ferro, figlio di Turi Ferro interprete del Mastro-don Gesualdo nel 1967, che si dedica alla drammaturgia contemporanea adottando una tecnica registica di respiro europeo. La sua profonda conoscenza del teatro contemporaneo, il gusto minimalista e moderno delle sue messinscene sono indispensabili per un’operazione culturale che mira, nel rispetto assoluto del valore storico-letterario del testo verghiano, ad una trasposizione più attuale del Mastro-don Gesualdo.
La rielaborazione drammaturgica di Micaela Miano intende ricontestualizzare il concetto di roba, che permea il romanzo, l’incessante e frenetica attività di speculazione di un mondo di estremo materialismo, dove non c’è posto per i sentimenti. Non c'è alcuna visione positiva della vita, che emerge come un vicolo cieco, inesorabile.
Le date
- Grosseto, Teatro Moderno 8 gennaio
- Firenze, Teatro Cantiere Florida 14 e 15 gennaio
- Palermo, Teatro al Massimo dal 17 al 19 e dal 22 al 26 aprile