
Tipo: Concerto
29 luglio 2019 21:30
Un realistico paesino della Sicilia di fine ’800. Una schietta vicenda di passione, gelosia e tradimento, che si conclude con un delitto d’onore. Il 17 maggio 1890, quando al Teatro Costanzi di Roma debuttò Cavalleria rusticana, Pietro Mascagni fu il primo a stupirsi del successo. Ambiva a opere monumentali e compose in fretta e furia la “piccola” Cavalleria – un atto unico di un’ora e un quarto tratto dall’omonima novella di Verga – per partecipare a un concorso (che vinse) indetto dalla casa editrice Sonzogno. Ma questo, evidentemente, era proprio ciò di cui il pubblico, i cui gusti stavano cambiando, aveva bisogno: non una finta ricostruzione storica ambientata in una corte lontana e inaccessibile, ma una storia vera appartenente a un contesto sociale più vicino come quello popolare. Con una musica semplice e genuina.
Due anni dopo, al Teatro dal Verme di Milano, va in scena per la prima volta Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, una Cavalleria ancora più cruda e brutale. Con in più un conflitto quasi pirandelliano tra teatro e vita: i clown condannati a far ridere in una situazione in cui non c’è nulla da ridere. Le armonie ruvide, brusche, e le sgangherate melodie da fiera evocano un contesto provinciale squallido, popolato di persone emarginate e infelici. Due opere gemelle, da sempre accoppiate, con protagonisti dei “vinti” verghiani.
Le date
- Taormina, Teatro Antico 29 luglio
- Palermo, Teatro di Verdura 7 agosto
Musica di Pietro Mascagni, su
Opera in un atto (ispirata all’omonimo dramma di Giovanni Verga)
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti
Pagliacci
Musica di Ruggero Leoncavallo
Opera in due atti
Libretto di Ruggero Leoncavallo
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