Banksy - Firenze - fino al 24 marzo


Banksy - Firenze - fino al 24 marzo
BANKSY, This is not a photo opportunity. - locandina
Palazzo Medici Riccardi - Via Camillo Cavour, 1, Firenze - Toscana

Categorie: Arte
Tipo: Mostra

Quando
19 ottobre 2018 09:00 - 24 marzo 2019 19:00

Prezzo: Intero: 10 € - Ridotto: 6 €

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BANKSY - This is not a photo opportunity.

Palazzo Medici Riccardi, dal 19 ottobre 2018 al 24 marzo 2019, presenta la mostra 'Banksy. This is not a photo opportunity', a cura di Gianluca Marziani e Stefano S. Antonelli.

Nessuno lo ha mai visto ma è conosciuto in tutto il mondo per la sua arte di grande potenza etica, evocativa e mediatica. Originario di Bristol, genericamente inquadrato nei confini della Street Art, Banksy rappresenta il più grande caso di popolarità per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol. 

Tra il 2002 e il 2009 Banksy pubblica 46 immagini su carta che vende tramite la sua “print house” Pictures On Walls in Commercial Rd. (Londra). Si tratta di immagini che riproducono alcuni tra i suoi famosi interventi stradali, documentando opere che sono diventate “affreschi popolari” ma che spesso sono state rimosse o rubate o semplicemente consumate dal tempo.

La mostra di Firenze nasce da una selezione delle migliori 20 immagini finora prodotte, quelle che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro tempo. 

Banksy preferisce da sempre la diffusione orizzontale di immagini rispetto alla creazione di oggetti unici. Una lezione mutuata da Andy Warhol con il suo approccio seriale e l’uso metodico della serigrafia. A conferma di un legame quasi ereditario arriva, nel 2007, la mostra londinese “Warhol vs Banksy” al The Hospital in Covent Garden, prodotta da Banksy in persona. Come è stato ribadito da molte firme internazionali, Banksy rappresenta la miglior evoluzione della Pop Art originaria, l’unico che ha fuso assieme la moltiplicazione seriale, la cultura hip hop, il graffitismo anni Ottanta e gli approcci del tempo digitale.

Gianluca Marziani spiega che per la prima volta una mostra esamina e analizza le immagini originali di Banksy all’interno di un quadro semantico esaustivo che ne veicoli origini, riferimenti, relazioni tra gli elementi, implicazioni e piani di pertinenza. A completamento del percorso espositivo, il pubblico avrà a disposizione un’infografica sulla cronologia dell’artista, ampie schede storiche sulle opere con documentazione fotografica, i “black books” originali, poster originali di sue mostre, banconote contraffatte, palloncini “I am an imbecile” usati a Dismaland e una selezione di video. 

"Banksy sfrutta il potere persuasivo, pedagogico, propedeutico, critico ed ermeneutico dell’immagine per attivare un pensiero critico e popolare da lui stesso definito “entry-level” - spiega Stefano Antonelli -. Il lavoro dell’artista sembra entrare in tensione sul piano polarizzato sul quale opporre immagini di produzione artigianale (B. Groys) al flusso soverchiante di immagini industriali (la pubblicità), utilizzando la cifra del “détournement” situazionista, attraverso un potente strato di tipico “british humor”, pratica che lui stesso battezzerà come “Brandalism”.

La mostra è promossa e prodotta dall’Associazione MetaMorfosi, con il Patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione di Muse.

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